Vivere inclusivo

Vivere inclusivo

MI PRESENTO

Sono Alessandro Munarini, Presidente del Comitato Territoriale del Centro Sportivo Italiano di Reggio Emilia e responsabile nazionale CSI delle attività sportive rivolte alle persone con disabilità. Da anni, mi impegno nel mondo della disabilità, sono un educatore professionale e lavoro per la cooperativa sociale Coress.

Il tema dell’inclusione mi coinvolge da sempre e, proprio per dare risposta alle mille domande che possono sorgere in merito, ho iniziato a lavorare in questo settore.

PRIMA DOMANDA: COSA SIGNFICIA “INCLUSIONE”?

Dai tradizionali vocabolari di lingua italiana scopriamo che: “Inclusione indica appartenenza a qualcosa in una situazione di accoglienza e coinvolgimento”.

Quindi, il termine inclusione può essere riferito indifferentemente a tutti gli individui. Quando però trattiamo questo argomento, immediatamente il primo pensiero si rivolge alle persone con disabilità. In realtà, l’inclusione va pensata come un modo di porsi nelle diverse relazioni, orientato a tutte le persone, senza che queste vengano inquadrate in criteri esclusivi legate a differenze di sesso, età, razza e disabilità intellettive o motorie.

UN OBIETTIVO COMUNE

L’inclusione non deve essere considerata un problema da risolvere, ma un obiettivo comune da raggiungere: eliminare ogni forma di discriminazione, cambiare il sistema culturale e sociale per favorire la partecipazione attiva e completa di tutti gli individui, costruire contesti capaci di accogliere le differenze di tutti, eliminando ogni forma di barriera.

L’inclusione non è quindi un “sistema virtuoso”, ma una necessità in qualsiasi contesto: ognuno di noi, infatti, nel momento in cui viene calato in una nuova realtà, se non vi è un atteggiamento di accoglienza e coinvolgimento, può sentirsi escluso.

VIVERE INCLUSIVO, PER ACCOGLIERE ED ESSERE ACCOLTI

Tutti questi ragionamenti mi hanno spinto verso il mondo della disabilità, e mi hanno fatto scoprire ogni giorno di più come il mondo, la vita, la quotidianità, possano esser visti, osservati e, soprattutto, vissuti in molti modi diversi, sapendo che l’essere accolti e coinvolti nelle cose aiuta a crescere, ma, soprattutto, a sentirsi parte dello stesso cammino.

LA MIA ESPERIENZA CON ALL INCLUSIVE SPORT

Nel progetto All Inclusive Sport ho trovato una casa e degli amici con cui condividere idee e progettualità, ma, soprattutto, ho trovato il vero significato della parola inclusione, ovvero mettere in pratica il concetto di accoglienza: essere in grado di accogliere le persone e saperle coinvolgere con attenzione uguale per tutti.