Gioco anch’io

All Inclusive Sport per tutti

“Gioco anch’io” è una staffetta solidale affidata a tre testimonial, Tobia, Arianna e Christian, tre atleti di All Inclusive Sport che raccontano la loro esperienza sportiva inclusiva. La campagna ha come base il nostro sito: dona, sostieni il progetto e aiutaci a realizzare ogni anno 200 storie come queste.

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CHRISTIAN

 

Christian è un ragazzo dinamico e aperto al confronto con gli altri.
Christian ha 13 anni e una malattia genetica rarissima: il suo è il primo caso riconosciuto nella letteratura medico scientifica a livello mondiale. Pertanto, questa malattia che gli provoca paralisi al volto, problemi di vista e difficoltà motorie e di espressione, non ha ancora nemmeno un nome o un protocollo di cura.
Christian ha però una famiglia che lo adora e, da pochi giorni, una bellissima sorellina a cui sarà certamente d’esempio.
All Inclusive Sport gli è stato consigliato dal suo neuropsichiatra e si è confermato una scelta vincente: alla Pallacanestro Correggio, Christian ha conosciuto allenatori attenti, accoglienti e preparati, un bel gruppo di nuovi amici con cui fare sport e divertirsi, un ambiente sano e inclusivo… ed una affezionatissima tutor che non vede l’ora di andare a canestro insieme a lui.
In bocca al lupo per tutte le tue visite, Christian!
Ti aspettiamo tutti i mercoledì in palestra insieme a noi.

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ARIANNA

 

Arianna è una ragazza estremamente attiva: frequenta con passione il Liceo Artistico, ama lo sport ed è spesso impegnata in attività pomeridiane, accompagnata dalla mamma Giulia.
Il pattinaggio in un gruppo sportivo inclusivo è l’ultima sfida in cui si è cimentata: una disciplina non facile, ad elevato contenuto artistico e tecnico, che all’inizio può incutere qualche timore. Invece Arianna, seguita dalla Medicina dello Sport di Reggio Emilia e accompagnata per tutto l’anno sportivo dalla sua tutor, è entrata nel gruppo accogliente del Bagnolo Skating Club, diretto da un’allenatrice speciale, ed è arrivata con determinazione fino al saggio, dove ha ricevuto un lungo minuto di applausi. Il presentatore ha chiuso la serata leggendo la frase che il campione paralimpico Andrea Devicenzi ha dedicato ad All Inclusive Sport:
“Ognuno di noi è un essere unico e irripetibile, con i propri pregi e risorse straordinarie, che nel confronto con gli altri emergono e si rafforzano.
Un gruppo inclusivo vince più medaglie nella vita”.

All Inclusive Sport può essere un’occasione per mettersi in gioco anche al di fuori del contesto scolastico.

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TOBIA

Tobia ha 6 anni e una grande passione per la scherma, una disciplina che ha scoperto in versione paralimpica, ma che Tobia voleva frequentare con gli amici e i compagni di classe, nonostante la spina bifida e la carrozzina. Per questo, i suoi genitori si sono affidati ad All Inclusive Sport.
Ci dice il papà Andrea: “Ho apprezzato moltissimo sia la progettualità innovativa del Supertutor che ci segue dall’inizio, sia il gruppo in cui siamo stati inseriti. Alla Scherma Koala, Tobia non pratica solo la disciplina, ma fa anche gioco e attività motoria, e dopo qualche mese la scuola ci ha confermato che la pratica pomeridiana ha migliorato le sue abilità, anche al di fuori della pedana. Ma non è solo questo. Nel percorso con All Inclusive, abbiamo visto che lo sport non è mai fine a se stesso, è il mezzo che permette a Tobia di stare insieme agli altri bambini, crescere con loro, acquisire confidenza con il proprio corpo e divertirsi. Semplicemente e naturalmente, quello che desidera ogni bambino della sua età”.

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