La squadra di Francesco

La squadra di Francesco

“Il giorno del primo allenamento, Francesco era in lacrime. Bloccato dalla paura di essere osservato e giudicato da un gruppo molto numeroso di nuovi compagni di squadra, continuava a chiedere di poter tornare a casa sua. È stato il pallone a fare il miracolo: glielo abbiamo messo tra i piedi e Francy si è concentrato sul gioco, dimenticandosi del resto. Dopo solo due settimane arrivava agli allenamenti entusiasta. Oggi in partita sento i compagni gridare passala a Francy!… sono sicuro che li senta anche lui e che ne sia molto fiero”.

Ci troviamo al campo del Montecchio Calcio con Riccardo, il tutor che All Inclusive Sport ha inserito a fianco di Francesco e della sua squadra. Perché c’è davvero una grande squadra a fare il tifo per Francy: oltre ai compagni, anche gli allenatori, il tutor, il supertutor, i genitori fanno rete intorno a un bambino meraviglioso, che ha bisogno di accrescere la fiducia in se stesso, e la passione per il calcio può essere la leva giusta.

“Francy va matto per il calcio, non solo come tifoso, ma anche come giocatore” ci racconta suo padre Matteo “ma l’emiparesi lo ha reso insicuro dal punto di vista fisico e ha generato in lui tante paure: davanti ad un esercizio fisico difficile, tende a rinunciare in partenza, piuttosto di fallire. Lo blocca lo sguardo degli estranei su di lui, lo paralizza il giudizio dei coetanei. Ha bisogno di esperienze come questa: di Riccardo che lo rassicura e lo affianca coi giusti tempi negli esercizi, del mister che lo gratifica, dei compagni che lo accolgono… e di lasciarsi andare, mettercela tutta e semplicemente divertirsi insieme a loro. A volte in partita lo vedo gasarsi a tal punto da dimenticare la timidezza, incitare i compagni e trasformarsi in un piccolo trascinatore. I compagni lo seguono! E a 8 anni queste piccole cose diventano importanti, ancor di più in un momento in cui lo sport è rimasto una delle poche occasioni di socialità oltre alla scuola.”

E fuori dal campo?  “Poco tempo fa, al parco, ho visto Francy per la prima volta inserirsi nei giochi dei coetanei da solo, senza più bisogno che un adulto facesse da intermediario. Ha portato a casa una grande vittoria”.

Con il supporto a lungo termine di una squadra allargata al proprio fianco, un bambino come Francesco di vittorie ne otterrà sicuramente molte, fino alla più grande: l’autostima che permette di sentirsi sempre a proprio agio in mezzo agli altri.