All Inclusive cresce grazie a voi

All Inclusive cresce grazie a voi

La nostra terza campagna di raccolta fondi coprirà le spese di 40 Tutor per l’inclusione

per l’anno sportivo 2025/26

 


Grazie per aver contribuito

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La vostra partecipazione e generosità ci danno l’energia per continuare a crescere.

Si è conclusa con un risultato bellissimo la campagna di crowdfunding “All Inclusive per crescere – includere per diventare grandi” promossa tra maggio e giugno 2025 per sostenere All Inclusive Sport. L’obiettivo originario, 13.000 euro con cui finanziare 25 tutoraggi per l’anno sportivo 2026/26 è stato ampliamente superato. Saranno 40 gli atleti che potranno contare su un Tutor per l’inclusione, grazie al contributo di un gruppo di sostenitori che cresce di anno in anno: 138 fra cittadini, aziende, enti, associazioni di volontariato e sportive hanno  scelto di donare e di investire nell’inclusione dei bambini e ragazzi con disabilità della provincia di Reggio Emilia.

Partita con il sostegno di Matteo Chillo e Pallacanestro Reggiana, Francesco Colombo e Valorugby Emilia, la campionessa paralimpica di handbike Ana Maria Vitelaru e il campione di atletica FIDAL/FISDIR Luca Venturelli, la campagna è terminata il 30 giugno 2025 a quota 21.134 euro raccolti, ovvero il 163% del primo obiettivo economico fissato.

Non è possibile dare un ordine di importanza ai 138 donatori, ma ci teniamo a dirvi chi sono.

Fra loro ci sono genitori di atleti con disabilità e genitori dei loro compagni di squadra. Ci sono educatori e insegnanti di sostegno delle scuole, che hanno visto sui loro ragazzi i frutti dei percorsi inclusivi extrascolastici. Ci sono le associazioni sportive, come l’ASD Bagnolo Skating, che vivono l’accoglienza di atleti con disabilità come una mission da sostenere. Ci sono gli stessi Tutor di All Inclusive Sport che, con le loro donazioni, hanno dimostrato un amore per il progetto molto superiore al semplice impegno professionale. Ci sono i Partner, dalla Medicina dello Sport al CSI, alla UISP, alle associazioni di volontariato. Quest’ultima in particolare è una categoria che ci riempie di orgoglio: Valore Aggiunto, Anffas Guastalla, la sezione reggiana dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, gli amici del Trocia Beach, i motociclisti di Emilia Road Chapter si sono impegnati per sostenere un progetto comune, nonostante quei fondi servissero certamente anche alle proprie iniziative associative.

Non dimentichiamo le aziende: hanno fatto sentire la propria vicinanza Bettati Antincendio, lo Studio MM, LM SpA, lo studio Legale Twelve Avvocati Associati, e la stessa Emil Banca a cui fa riferimento la piattaforma IdeaGinger.

E poi tanti privati cittadini che credono nel progetto e nei valori che realizza, nelle palestre e nei campi da calcio: fra questi, una squadra di donatori storici, che anno dopo anno rinnovano il sostegno a All Inclusive Sport, facendoci sentire il loro affetto e il loro incoraggiamento.

Infine, il testimonial della prima campagna di crowdfunding, il calciatore Lorenzo Libutti, ha rinnovato il suo sostegno individuale a All Inclusive Sport. E i ragazzi del torneo di calcetto 24H Coviolo e della Palestra Just Climb si sono impegnati a organizzare iniziative per il All Inclusive Sport oltre i termini della campagna di crowdfunding.

QUI L’ELENCO DEI SOSTENITORI


 

Un’ultima precisazione.

La campagna di crowdfunding non è solo un’indispensabile forma di raccolta fondi per realizzare l’anno sportivo inclusivo successivo: è anche un motore che moltiplica la visibilità di un progetto che punta a sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica.

In due mesi, abbiamo sentito la mobilitazione di centinaia di persone che credono in una comunità sempre più accogliente verso le disabilità. Una conferma si è vista il 19 giugno, alla grande festa di fine annata sportiva a Scandiano, a cui hanno partecipato più di mille persone. E questo vale tanto quanto l’obiettivo economico raggiunto.

Il risultato concreto si vedrà a breve, dall’autunno, quando 21.134 euro permetteranno di coprire i costi di 40 tutoraggi per altrettanti atleti con disabilità. Ne abbiamo più di 250, iscritti al progetto. E la presenza dei tutor è fondamentale, per affiancare individualmente chi ha più difficoltà, ma anche fare da ponte con i compagni di squadra e l’allenatore, ascoltare e mediare, facilitare le relazioni. Il tutor è un investimento sul futuro perché insegna a valorizzare la cultura delle differenze e a superare i pregiudizi: una capacità, questa, che resterà alla società sportiva e ai compagni di squadra per il resto della loro vita.