Si fa presto a dire “frisbee”, ma poi dietro c’è un mondo. C’è il freestyle, ci sono l’individuale e la coppia, fino ad arrivare all’ultimate frisbee, in cui si compete senza arbitro e i giocatori devono costantemente mettersi d’accordo.
Si fa presto a dire “gruppo misto” ma qui a Heron SCSD la più piccola ha 7 anni, il più grande ne ha 15, qualcuno ha una disabilità, la tutor è anche allenatrice, volano frisbee da tutte le parti al ritmo di musica, e la prima parola che ti viene in mente quando guardi questi ragazzi allenarsi è LIBERTÀ.
Federico è uno di loro. Ma Federico è introverso, mite, riservato, metodico. All’inizio ti chiedi come faccia a essere così a suo agio qui dentro. E, dopo un’ora, non puoi fare a meno di domandarti: cos’è questa libertà? Se nel grande sport di celebrano sempre disciplina, costanza e rispetto delle regole.
“Fede ha un’ottima coordinazione oculo-manuale e c’è una bella progressione nella sua ricezione” ci dice il suo allenatore Riccardo, “sta migliorando l’aerobica per affinare il lancio, anche attraverso dischi propedeutici speciali”.
Libertà, dunque, non è mancanza di competenze.
“Federico è un ragazzo taciturno e noi abbiamo imparato a comunicare con i suoi silenzi” aggiunge la tutor Dunia. “Abbiamo capito come riportarlo nel gruppo quando si isola, quali premure avere verso di lui. È un piacere: i compagni si concentrano gli uni sugli altri, trovano modi efficaci e spontanei di esprimersi reciprocamente, hanno sviluppato… quell’occhio in più”.
Libertà, dunque, non è mancanza di attenzione.
Cos’è dunque la libertà? La libertà è la capacità di un ragazzo di agire (o di non agire) senza costrizioni o impedimenti esterni, e di autodeterminarsi scegliendo autonomamente i fini e i mezzi per conseguirli. Libertà è sentirsi capaci, competenti, accolti. E tirare fuori, anche nello sport, ciò che si ha da dare, senza paura.
Tutto il resto viene da solo: la gioia di uno spettacolo di freestyle venuto bene, le risate a cena dopo un allenamento, le trasferte in pulmino da Reggio Emilia a Rovereto e il confronto curioso con un ragazzo che ama le città d’arte, la musica, la geografia, le attività agrarie, (il frisbee). Anche se magari non lo ha ancora detto a nessuno.
Foto di Nando Wing