Super Leo

Super Leo

Questo per lui è un sogno che si realizza”. Ci emoziona sentire questa frase più volte dalla voce della sua mamma.

Leo è un bambino estremamente sensibile, con un quoziente intellettivo altissimo. Soffre di un disturbo oppositivo provocatorio e di deficit dell’attenzione: tutte queste caratteristiche, racchiuse in un bambino di soli 9 anni, gli rendono difficile la vita all’interno di una squadra, sebbene questo sia per Leo uno dei desideri più grandi.

Così, la prima esperienza nello sport è andata male: la società sportiva a cui la famiglia si era rivolta non aveva gli strumenti per gestire le crisi di rabbia di Leo e dopo pochi mesi gli ha chiesto di abbandonare la squadra.

Poi, l’incontro con All Inclusive Sport e il disegno, con il supertutor Tristano, di un progetto dedicato, graduale ma a lungo termine. La confidenza che si è creata con Tristano e il tutor, ci dice la mamma, è uno dei più grandi valori di questo progetto.

Per il primo anno, Leo è stato affiancato da un educatore di Coress che lo ha accompagnato al parco a giocare con gli altri bambini, per introdurlo ai meccanismi del calcio: il rispetto degli avversari e delle regole della competizione, l’accettazione degli errori, delle sconfitte e delle emozioni negative che li accompagnano.

Oggi, dopo quel percorso propedeutico, Leo è entrato a far parte della Reggio United, con il supporto del tutor Alberto, in affiancamento all’allenatore. Ha iniziato con un allenamento a settimana e dopo poco tempo è passato a due.

Questo per lui è un sogno che si realizza” ci ripete la mamma. “Da quando sa che può giocare a calcio, Leo ha più motivazione in tutto, anche nella scuola. Ha una valvola di sfogo, si sente parte di una squadra. A maggior ragione in questi mesi, in cui le norme anti contagio rendono ancor più difficile la socializzazione, è meraviglioso poter venire qui. È la nostra oasi felice. Ho messo All Inclusive Sport persino sul mio profilo di whatsapp!”

Dopo una dichiarazione del genere siamo così contenti che spegniamo il registratore. Per il resto del tempo guardiamo la fine degli allenamenti. E, fra tanti bambini impegnati in campo con gli allenatori, non avremmo mai capito chi fosse Leo, se la mamma non ce lo avesse indicato.