Diventare un’associazione sportiva inclusiva

Diventare un’associazione sportiva inclusiva

In provincia di Reggio Emilia esistono (pochi) gruppi sportivi inclusivi per vocazione, e altri (in numero sempre maggiore) che lo stanno diventando. La Polisportiva Terre Matildiche si è rivolta a All Inclusive Sport per includere nella propria squadra di calcio Nicholas. A distanza di pochi mesi, questo percorso sta rivelando tutta la bellezza di un impegno preso di comune accordo e mantenuto: quello della polisportiva, della tutor Titty inviata da All Inclusive in affiancamento all’allenatore e, soprattutto, di Nicholas.

Siamo contentissimi di questa nuova esperienza” ci dice Christian Macca, Responsabile del settore calcio. “Nicholas si sta integrando bene nel gruppo dei suoi coetanei, ha stretto delle belle relazioni e qualche nuova amicizia, nonostante i compagni siano tutti nuovi per lui che viene da un’altra società sportiva”.

“Le dinamiche dello sport non sono le stesse della scuola e possono portare un grande valore aggiunto ad un bambino” aggiunge Filippo, allenatore ed educatore professionista, come molti altri istruttori della Polisportiva. “Impegnarsi al raggiungimento di un obiettivo comune, non come singolo, ma come parte di una squadra, può far fare ai ragazzi dei passi da gigante nelle relazioni. Grazie alla forza del gruppo, e sentendosi parte di esso, alla pari dei compagni, Nicholas non ha più comportamenti oppositivi: si mette in gioco anche quando le richieste dell’allenatore non sono quelle che lui vorrebbe, si sforza di superare i propri limiti e le proprie difficoltà, accetta la critica e persino la piccola punizione quando gli viene assegnata. Si è aperto. E aprendosi, è stato accolto dagli altri ragazzi come uno di loro. La vittoria sul campo, quella che un ragazzo si porta a casa e che lo rende davvero felice, è quella sui propri limiti, non sugli avversari. Questa vittoria cambia profondamente la percezione di sé, anche al di fuori dello sport. Fra un anno Nicholas andrà alle scuole medie: noi pensiamo che questa esperienza in squadra gli sarà di grande aiuto”.

E riguardo a voi, qual è l’obiettivo futuro? “Liberare la tutor di All Inclusive Sport e lasciare che si dedichi ad altri inserimenti. Raggiungere un grado d’inclusione e una serenità di Nichy tali da proseguire in autonomia insieme a lui”.

Questo è il nostro obiettivo finale, il nostro sogno: svegliarci una mattina e scoprire che la mappa delle associazioni sportive pronte ad accogliere bambini e ragazzi con disabilità è sovrapponibile a quella del CONI provinciale. Che il seme della cultura dell’inclusione si è diffuso e ha invaso ogni angolo dello sport di base.